Sesso: essere vergini adolescenti significa essere sfigate?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    We need to be ready for anything

    Group
    ☆ SuperStars~
    Posts
    24,943
    Apprezzamenti nei post
    +1,251
    Location
    Da un cielo stellato...

    Status
    Anonymous
    Sesso a 14 anni, le adolescenti raccontano: “Se non ti fai sverginare sei una sfigata”
    Inchiesta 'Sex and teens' di Beatrice Borromeo | 6 marzo 2014

    Chiara, quinta ginnasio a Milano, dà la sua versione: "Il primo anno di liceo comincia la conta: entro 12 mesi bisogna 'darla via' altrimenti vieni emarginata". E i maschi? "Non ci pressano perché non ce n'è bisogno". Nessuna cura della contraccezione: "Il lunedì in classe c'è il panico: non ci si ricorda se il sabato, ubriache o fumate in discoteca, si è usato o meno il preservativo".

    La partita di pallavolo è appena cominciata e seduti per terra, in palestra, ci sono un po’ di ragazzi che usano “l’ora buca” per fare un tifo svogliato. C’è anche la professoressa di educazione fisica, che annota con una bic blu le assenze sul registro. A interrompere tutti è una ragazza di quinta ginnasio, che invade il campo: “Finalmente mi hanno stappata!”, urla, correndo attorno alla rete con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno sturata ieri sera”. È settembre 2013. E Margherita (nome di fantasia) celebra così, davanti a compagni di scuola più e meno intimi, la perdita della sua verginità. A raccontare l’episodio è Chiara, che studia nello stesso liceo milanese e che quella mattina giocava nel ruolo di alzatrice. Reazioni? “Non molte. La prof l’ha guardata male, la maggioranza di noi l’ha ignorata e qualcuno le ha fatto i complimenti”. In fondo, Margherita ci ha messo un anno intero per riuscire nella missione. Chiara spiega come funziona: “All’inizio della quarta ginnasio si fa la conta. Di solito, solo tre o quattro ragazze arrivano al liceo già sverginate. La regola è che bisogna liberarsene entro l’anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa, giusto per non sforare i tempi. Perché a settembre si fa il bilancio”. Chiara, capelli biondi alle spalle, occhi castani col mascara nero sulle ciglia, stelline disegnate a penna sul polso, è una delle pochissime ragazze della sua classe a essere ancora vergine. “Se sei una persona sensibile, vivi molto male il fatto di non averla ancora data. È vero: se non sei carina, se non segui la moda, vieni un po’ emarginata. Ma è il sesso l’unico argomento che tiene banco, l’unica carta d’accesso per restare nel gruppo. O sai quello di cui parli, o ti escludono per davvero. Ti trattano come una bambina, ti lasciano fuori dal gruppo, ti prendono sempre per il culo, come fossi una sfigata”.

    I PRELIMINARI
    Le regole sono semplici e, anche se non valgono per tutti, finisce che tutti le rispettano. Ai preliminari, spiega Chiara, non si dà alcun peso: “Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale fargli almeno una sega. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce”. Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: “Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: ‘Tanto ero ubriaca’, dicono. Anche perché, quando si esce, si parte subito con i vodka-pesca o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo. L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano ‘fatte’. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo a cui hanno fatto un pompino”. Se si incontrano il weekend dopo, spiega, i due nemmeno si salutano. E ancora, a scuola l’argomento non esalta un granché: “Una di quinta ginnasio ha avuto un rapporto orale a tre prima di perdere la verginità, per prepararsi, e il racconto non ha creato grande scalpore”. Poi, i ragazzi sono gli unici a beneficiare dei preliminari: “Su di noi? Figurati, i maschi non sanno nemmeno da che parte cominciare. Non ho mai sentito parlare di sesso orale su una mia amica. Magari se esci con quelli più grandi, ma dubito”.

    IL SESSO
    “Scopare è come fumare una sigaretta”. In che senso? “È una piccola trasgressione, nulla di più. Si fa per diventare grandi. Non che gli altri ti vedano poi diversamente, ma tu stessa proietti un’immagine più matura e di conseguenza entri nel gruppo più figo”. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui… E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”. Chiara è molto carina, ha ai piedi stivaletti di cuoio, e addosso una magliettina di Zara e una felpa blu col cappuccio. Potrebbe avere 14 anni come 18. Parla di sesso come se, appunto, l’avesse studiato meticolosamente a scuola, pur non avendolo ancora mai provato. E descrive un mondo capovolto: “I ragazzi non ci pressano mai per andare a letto. Anzi, sono terrorizzati dal fare figuracce, perché non sanno bene cosa devono fare. Anche perché noi siamo cattive, se uno se la cava male poi rischia che lo roviniamo. Sono le femmine – spiega Chiara – a sentirsi in dovere di sverginarsi in fretta. E poi gli uomini non hanno bisogno di insistere, perché le ragazze sono indemoniate”. Quando decidi di farlo, lo annunci alle amiche: “Questo weekend ho deciso che scopo”. Poi c’è l’immancabile resoconto del lunedì: “Di solito dicono ‘mi hanno sfondata’, oppure ‘mi hanno aperta’”. Da quel momento in poi perdi l’inibizione: “Una volta che l’hai data, la tua vita sessuale diventa super attiva. Se sei a casa di un’amica e c’è un tipo carino, non è che te la meni. Gliela dai senza fare troppe storie. Il ragazzo neanche se l’aspetta, così lo stupisci”.

    E L’ORGASMO?
    Il sesso e il piacere non hanno proprio nulla a che spartire, nelle storie che raccontano Chiara e le sue amiche. L’obiettivo non è quello, e i ragazzi sono troppo inesperti. “A nessuna è mai piaciuto scopare. La prima volta fa stra-male, e anche le volte dopo, comunque, tutto è tranne che piacevole. Ripeto: non lo fai per venire, ma per liberarti di un peso. È una questione d’immagine, di status. Anche perché i ragazzi durano pochissimo”. Per quelle che decidono di affidarsi al primo fidanzato, il momento prescelto è quello di una gita fuori città: “Stai con uno da un paio di settimane e ti invita a passare il weekend da qualche parte? Gliela dai. Matematico”.

    PANICO DEL LUNEDI’
    Le precauzioni più usate, racconta Chiara, sono il preservativo e la pillola anticoncezionale. Chi prende quest’ultima, di solito, ha già condiviso la propria vita sessuale con i genitori. E le altre? “Non sai quanti lunedì mattina vedo le mie amiche completamente in paranoia. Il sabato erano strafatte e non riescono a ricordarsi se hanno usato il preservativo o no. In più, non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato, oppure si vergognano a chiamarlo per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo – succede ogni due o tre mesi – e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi”.

    Fonte: Il Fatto Quotidiano
     
    Top
    .
  2. •blãckmöonlight•
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Un tempo lontano la verginità di una donna era la cosa più preziosa che aveva e l'uomo a cui la donava si sentiva responsabile e fiero.
    Un tempo non molto lontano a 14 anni si era piccoli boccioli che ancora giocavano con le bambole e baciavano mamma e papà... Adesso?
    Confesso che questo mondo mi fa paura... Io e mio marito quando pensiamo ad avere un bambino in futuro ci sentiamo terrorizzati per icò che il mondo è diventato.
    Una sola parola: schifo.
     
    Top
    .
  3. applelime
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Rabbrividisco. Ragazzine senza pudore e amor proprio.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ★Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell’infinito★

    Group
    ★ SuperNove~
    Posts
    17,828
    Apprezzamenti nei post
    +774
    Location
    dall' isola che non c' è...

    Status
    Anonymous
    Io ho letto questo articolo con gli occhi sbarrati...
    A 14 anni bisogna ancora finire di sviluppare, non siamo donne, ma bambine che stanno crescendo.
    Sono una persona che difficilmente si scandalizza però quando leggo certe cose rimango perplessa a fissare la pagina.
    Sarò ripetitiva, ma secondo me molti genitori non danno più un' educazione sana ai figli.
    Insegnare i valori della vita è una cosa estremamente importante!
    Che schifo di mondo!
     
    Top
    .
  5. polly;
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    L'ho letto giusto ieri sera e boh, ero tipo con gli occhi sgranati. Io sono giovane, abbastanza vicina a questa generazione, anche se non mi ci riconosco per niente. Quando avevo io 14 anni non ci si pensava nemmeno a certe cose, si giocava tutti insieme e al massimo ci si baciava, ma solo con il fidanzato, dopo estenuanti mesi di uscite. Anche nel caso poi si decidesse di darla al primo che passava, non se ne faceva un vanto a scuola, ma nemmeno per scherzo ò.ò E dire che sono passati solo 6 anni, fa veramente paura. I valori ormai stanno decisamente cambiando, e secondo me non è solo colpa dei genitori, ma anche della libertà che abbiamo adesso. Non trovo particolarmente edificante ed educativo lasciare a ragazzini la possibilità di avere libero accesso a tutte quelle informazioni che si hanno adesso, ma questa è l'era digitale..
     
    Top
    .
  6. Piccola_luna^^
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    oddio, sono rimasta scandalizzata. Fa paura pensare che sono davvero convinte di ciò che dicono.. e avete detto tutto però aggiungerei..sarò scema io ma se una cosa fa male non la vado a rifare così come se niente fosse solo per l'immagine? Insomma.. D:
    Stavo iniziando un'altra frase e dicevo "assurdo che.." ma in realtà tutto in questo articolo mi lascia senza parole :/
     
    Top
    .
5 replies since 7/3/2014, 20:02   484 views
  Share  
.
Top